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RISTRUTTURAZIONE EX RISTORANTE "GIANNI"

Cesena - 2018

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Le scelte  progettuali derivano gran parte dall’obbligo di eliminare la veranda esterna su Via Dell’Amore, che si è dovuta demolire non essendo stata rinnovata la concessione per essa.

La rimozione di questo elemento, per quanto incongruo all’ edificio, determina due conseguenze rilevanti:

  • la perdita di riconoscibilità della funzione dell’edificio: la facciata diventa anonima e i locali del piano terra si confondono con quelli adiacenti caratterizzati per lo più da un uso di tipo sanitario.

  • la perdita di uno spazio esterno alternativo, fruibile in determinati periodi di buona stagione

Il progetto si propone perciò di ricostituire le condizioni che si sono perse con la rimozione della veranda esterna, recuperando lo spazio esterno all’interno della corte  seguendo un percorso che vede l’elemento verde come filo conduttore nel passaggio da esterno ad interno, ed aggiungendo inoltre un elemento qualitativo ulteriore, la sicurezza e la protezione dal caos urbano.

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LE SOLUZIONI PROGETTUALI

La facciata: il “giardino verticale”

Per rispondere alla necessità di individuare l’attività del ristorante dall’esterno, evidenziando e riqualificando la facciata, si è ricorso al concetto del “giardino verticale”.

L’intervento vuole essere un esempio di come una facciata banale situata in centro città si possa trasformare in una parete viva che non occupa ulteriore spazio e dà una vivacità inconsueta alla strada, divenendo elemento integrativo del verde in città, dove lo spazio è appunto limitato..

Nel nostro caso, l’introduzione di una parete giardino nell’angolo Sud/Est dell’edificio assolve ad una duplice funzione: la valorizzazione dell’anonima facciata laterale che assume grande rilievo come elemento estetico ma anche di richiamo, e quindi la segnalazione e riconoscibilità dell’attività fin da Via Gaspare Finali.

In un percorso di avvicinamento progressivo, questo primo elemento verde visibile da lontano si trasforma, rigirando sul fronte principale, ed assume una conformazione più lineare e geometrica con lo scopo di incorniciare il piano terra e propriamente il fronte e l’ingresso del ristorante, determinando una caratterizzazione e gerarchizzazione della facciata principale che si evidenzia soprattutto nelle ore serali come di seguito rappresentato.

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La corti interne

L’elemento verde a questo punto entra all’interno dell’edificio. Dallo spazio d’ingresso che distribuisce alle sale ristorante interne si giunge direttamente alla sala verandata, aperta verso i due patii scoperti.

Si recupera in questo modo la funzione della veranda esterna, con i vantaggi dell’utilizzo stagionale, aggiungendo nel contempo diversi elementi di qualità: la riproposizione di una certa naturalità protetta rispetto al traffico urbano, sia in termini di sicurezza, sia in termini di riservatezza dello spazio e privacy.

Le parti scoperte a corte si articolano in 2 stanze che, con l’uso di questi nuovi “materiali da costruzione” (verde, aria, acqua) e con il contributo di un’illuminazione discreta, conferiscono agli spazi interni un carattere più privato, che attira il cliente attraverso un accostamento inedito di materiali e riferimenti naturali.

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EX RISTORANTE GIANNI NAPIZZ
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